Venerdì 27 giugno 2011, l'On. Laura Garavini, parlamentare italiana e capogruppo per il PD della Commissione Antimafia del Parlamento italiano, ha tenuto una conferenza di fronte a un folto pubblico di studenti e docenti del Fachbereich Translations-, Sprach- und Kulturwissenschaft di Germersheim (Università di Mainz, Germania).
Durante la conferenza, organizzata dal Dipartimento di Italianistica, Garavini ha descritto lo stato di diffusione delle mafie in Italia e in Europa, con particolare attenzione alla situazione italiana e tedesca. Ne emerge un quadro quantomeno preoccupante dovuto anche a carenze da parte del mondo della politica e delle istituzioni, che spesso nel passato hanno fatto l'errore di sottovalutare la pervasività del fenomeno mafioso.
Le mafie negli ultimi decenni - ha sottolineato Garavini - si sono trasformate in mafie finanziarie e d’affari: i capitali vengono reinvestiti in imprese legali, dunque gli investimenti non servono più solo a consolidare il capitale e al riciclaggio del denaro sporco ma anche a finanziare l’avviamento di nuove attività.
Garavini ha poi sottolineato come non sia più sufficiente la lotta alle mafie a livello militare e repressivo. Oggi una necessità prioritaria è che la politica ponga dei paletti precisi: ad es. non accettando più tra le proprie fila personaggi che abbiano carichi pendenti o contiguità con ambienti del malaffare. E che il mondo delle imprese continui l'operazione di pulizia al proprio interno. A livello internazionale vanno poi armonizzate le norme legislative, ad esempio quelle che permettono di colpire i patrimoni di mafiosi residenti in altri paesi. Un ruolo determinante è poi quello della società civile che ha il compito di fare pressione perché la sfera politica si muova e per diffondere a livello quotidiano una cultura della legalità e del coraggio civile. Associazioni come Addiopizzo, Libera, Mafia? Nein, Danke! costituiscono la garanzia di una speranza: quella di un futuro - si spera non troppo lontano - in cui la sopraffazione mafiosa non sarà altro che un brutto ricordo.
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